La fisiatria è la branca medica dedita alla diagnosi e alla gestione prettamente conservativa delle sofferenze riguardanti l'apparato locomotore e/o i nervi periferici. L'attività del fisiatra è rivolta alle conseguenze di una data sofferenza dell'apparato locomotore o dei nervi periferici e si basa sull'impiego di trattamenti non chirurgici, quali la fisioterapia, i farmaci, la ginnastica posturale e l'uso di tutori.
Il fisiatra è il medico specializzato nella diagnosi e nel trattamento esclusivamente conservativo delle patologie e degli infortuni che possono interessare l'apparato locomotore e/o i nervi periferici. Per capire appieno le competenze e le attività del fisiatra, è doveroso rivedere a grandi linee in cosa consiste l'apparato locomotore (o apparato muscolo-scheletrico) e i nervi periferici. L'apparato locomotore è il risultato dell'unione tra l'apparato scheletrico e il complesso dei muscoli scheletrici (o muscoli striati).
L'apparato scheletrico comprende ossa, cartilagini (o tessuto cartilagineo), articolazioni e legamenti. Il complesso dei muscoli scheletrici include tutti i muscoli sottoposti a controllo volontario. L'apparato locomotore ricopre sostanzialmente tre funzioni:
- offre supporto e sostegno al corpo umano
- permette la locomozione e qualsiasi tipo di movimento del corpo
- protegge gli organi vitali interni.
L'attività del fisiatra mira ad aiutare il paziente a recuperare totalmente o in buona parte le funzioni dell'apparato locomotore o dei nervi periferici compromesse a seguito di una patologia, un infortunio o un intervento chirurgico, così che possa tornare a una vita normale o quasi normale. Il fisiatra non interviene tanto sulle cause, ma sugli effetti di una malattia o un infortunio, con l'intento finale di migliorare la situazione complessiva.
In alcune circostanze il contributo del fisiatra non è sufficiente a garantire la guarigione: è il caso, per esempio, di tutte quelle condizioni dell'apparato locomotore per la cui risoluzione serve necessariamente l'intervento chirurgico (es: rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio).
Anche quando la chirurgia è d'obbligo, il fisiatra può avere un ruolo importante: infatti, può non solo intervenire nella pianificazione della riabilitazione fisica post-operatoria, ma anche occuparsi di strutturare un protocollo riabilitativo pre-operatorio, il cui scopo è semplificare la fase di recupero successiva all'operazione chirurgica.
Fisioterapia
Il termine "fisioterapia" comprende un gran numero di trattamenti: esso include, infatti, il massaggio (massoterapia), i protocolli di riabilitazione fisica, il kinesio taping e le terapie strumentali come la tecarterapia, la laserterapia, gli ultrasuoni e la TENS.
Tutori
I tutori sono presidi medici utili ad alleviare la sintomatologia di un disturbo dell'apparato locomotore e a favorire la riabilitazione fisica del paziente. I fisiatri ricorrono ai tutori prevalentemente in caso di sofferenze articolari, legamentose e/o tendinee.
Ginnastica Posturale
La ginnastica posturale ha come obiettivo correggere le abitudini sbagliate nella postura quotidiana. La ginnastica posturale è spesso sottovalutata; in realtà, però, in determinate condizioni di salute dell'apparato locomotore, può fornire un contributo fondamentale al miglioramento generale della situazione. Per i fisiatri, la ginnastica posturale è un caposaldo nel trattamento di tutte le patologie muscolo-tendinee, articolari e/o legamentose.
Quali Infortuni e Malattie Cura il Fisiatra?
Il fisiatra può essere coinvolto nel trattamento conservativo di:
- infortuni alle articolazioni. Comprendono distorsioni e lussazioni, e si caratterizzano per danni alla capsula articolare, ai legamenti, alle cartilagini articolari e/o alle componenti ossee coinvolte nell'articolazione sofferente. In genere, i fenomeni distorsivi riguardano l'articolazione del ginocchio (distorsione al ginocchio) e della caviglia (distorsione alla caviglia), mentre i fenomeni di lussazione interessano prevalentemente l'articolazione della spalla (lussazione della spalla), dell'anca e del gomito.
- Borsiti. "Borsite" è il termine medico che descrive l'infiammazione di una borsa sinoviale; le borse sinoviali sono piccole sacche ripiene di un liquido viscoso, chiamato liquido sinoviale, che si trovano in punti strategici del corpo umano (es: tra muscolo e muscolo o tra un tendine e un osso) e agiscono da cuscinetti anti-attrito.
- Tendinopatie. Con la parola "tendinopatia", la medicina intende tutti gli infortuni e le malattie che interessano uno o più tendini.
- Infortuni muscolari. Dal meno grave al più grave, includono la contrattura (semplice aumento del tono muscolare), lo stiramento (alterazione del tono muscolare, senza però lesioni delle fibre) e lo strappo (lesione di un gruppo di fibre muscolari).
- Deformità della colonna vertebrale. Esempi importanti di deformità della colonna vertebrale sono la scoliosi, l'ipercifosi e l'iperlordosi.
- Deformità degli arti. Tra le deformità degli arti, figurano condizioni riconducibili al fenomeno del valgismo (es: alluce valgo, ginocchio valgo, coxa valga e cubito valgo) e del varismo (es: alluce varo, ginocchio varo, coxa vara e cubito varo), e altri tipi di condizioni, come per esempio il piede piatto.
- Nevralgie. Il termine "nevralgia" fa riferimento a una sofferenza, generalmente su base infiammatoria, di un nervo periferico, che provoca dolore nelle aree anatomiche lungo cui transita il nervo stesso. Le nevralgie più note e comuni sono, senza dubbio, la sciatica (ossia l'infiammazione del nervo sciatico) e la cruralgia (cioè l'infiammazione del nervo crurale).
- Cervicalgia e la lombalgia. La cervicalgia è il dolore alla schiena avvertito lungo il tratto cervicale; la lombalgia, invece, è il dolore alla schiena lamentato a livello della sezione lombare della schiena.
- Sindromi da compressione nervosa. Sono le condizioni caratterizzate dallo schiacciamento di un nervo periferico, per opera di un elemento limitrofo dell'apparato muscolo-scheletrico. Noti esempi di sindrome da compressione nervosa sono: la sindrome del tunnel carpale (polso), la sindrome del tunnel cubitale (gomito), la sindrome del tunnel tarsale (caviglia) e la sindrome del piriforme.
- Discopatie, ossia le malattie dei dischi intervertebrali. Esempi di discopatie sono la nota ernia del disco, il bulging discale e la discopatia degenerativa.
- Artrosi. L'artrosi è la più comune forma di artrite (termine medico che indica l'infiammazione di una o più articolazioni); l'artrosi si caratterizza per una degenerazione progressiva delle cartilagini che costituiscono le articolazioni (cartilagini articolari). Tipica dell'età avanzata, l'artrosi colpisce soprattutto il ginocchio (gonartrosi), le articolazioni delle mani (artrosi alle mani), le vertebre cervicali (spondilosi cervicale), l'anca (coxartrosi) e la spalla (artrosi della spalla).
- Forme di artrite su base reumatica. Tra queste forme di artrite, spiccano l'artrite reumatoide e la spondilite anchilosante.
- Malattie metaboliche delle ossa, quali osteoporosi, osteomalacia, rachitismo e malattia di Paget.
- Miosite. È la particolare infiammazione dei muscoli del corpo, che deteriora quest'ultimi e provoca senso di debolezza (astenia), dolore muscolare (mialgia) e atrofia muscolare (riduzione della massa muscolare).