Il PSA, acronimo di antigene prostatico specifico, è una proteina - o meglio un enzima - che viene prodotta dalle cellule della ghiandola prostatica. La sua funzione consiste nel mantenere fluido il liquido seminale dopo l'eiaculazione, in modo tale che gli spermatozoi possano muoversi più agevolmente nel tratto genitale femminile. L'antigene prostatico benigno è facilmente dosabile in un piccolo campione di sangue, solitamente prelevato da una vena dell'avambraccio del paziente.
Il PSA è quantificabile nel sangue: piccole concentrazioni di antigene prostatico sono normalmente presenti nel siero di tutti gli uomini e si possono valutare con un semplice prelievo ematico. Essendo prodotto esclusivamente dalla prostata, l'antigene prostatico specifico può essere usato come un indicatore della presenza di malattie prostatiche, soprattutto nell'ambito degli esami per la diagnosi precoce della popolazione maschile, consigliati dai medici.
Il dosaggio dell'antigene prostatico specifico viene indicato a tutti gli uomini dai 50 anni d'età. Quest'esame andrebbe eseguito periodicamente, in associazione alla visita urologica o andrologica. Le concentrazioni di PSA nel sangue sono correlate allo stato di salute della prostata. Infatti, quando le cellule prostatiche vengono danneggiate, la "perdita" di PSA nel circolo sanguigno aumenta.
Dal momento che le cellule vengono danneggiate praticamente in ogni malattia prostatica, quando abbiamo il PSA alto significa che qualcosa sta probabilmente "infastidendo" le cellule della prostata. Livelli superiori o crescenti nel tempo potrebbero indicare un problema alla prostata, ad esempio una prostatite, un'ipertrofia prostatica benigna o un tumore della prostata.