Lo scompenso cardiaco è un grave stato morboso, caratterizzato dall'incapacità del cuore di pompare il sangue in maniera efficace e con la giusta pressione. Il risultato di tale incapacità consiste nella ridotta ossigenazione di organi e tessuti del corpo umano e nella compromissione della qualità della vita.
Calcio (Ca) e fosforo (P) sono due nutrienti essenziali di grande interesse nutrizionale. Si tratta, più precisamente, di minerali macroelementi, poiché il fabbisogno dell'organismo è > 100 mg/die. La funzione principale di calcio e fosforo è di garantire la rigidità dello scheletro. Combinandosi, formano l'idrossiapatite, cioè la porzione che caratterizza la "durezza e compattezza" delle ossa. L'organismo assume calcio e fosforo dagli alimenti, sia di origine animale che vegetale, anche se i loro livelli plasmatici sono regolati a livello centrale dall'asse ormonale.
L'aritmia è un disturbo caratterizzato dall'alterazione del ritmo cardiaco; il battito risulta, in particolare, più rapido (tachicardia), più lento (bradicardia) o irregolare (fibrillazione atriale) rispetto alla frequenza cardiaca media normale. Esistono diverse forme di aritmia, dalle più innocue a quelle pericolose per la vita, che possono condurre alla morte in tempi brevi. In qualche caso, infatti, queste alterazioni possono impedire al cuore di riempirsi adeguatamente e di svolgere la sua funzione di pompa del sangue in circolo; questo può arrecare gravi danni a vari organi, come cervello, cuore e reni.
Il controllo posturale è definito come: il raggiungimento, il mantenimento o la regolazione dell'equilibrio durante qualsiasi postura statica o attività dinamica, per la regolazione della stabilità e dell'orientamento. La stabilità si riferisce al mantenimento del baricentro sulla base di appoggio, mentre l'orientamento è il mantenimento della relazione tra i segmenti corporei e tra il corpo e l'ambiente.
L'insufficienza venosa è una condizione patologica dovuta ad un difficoltoso ritorno del sangue venoso al cuore. La gravità dei sintomi varia da soggetto a soggetto in base alla severità dell'insufficienza venosa: caviglie gonfie, crampi ai polpacci, edema dell'arto coinvolto, flebite, formicolii alle gambe, iperpigmentazione della pelle (es. porpora), ispessimento della pelle, pesantezza alle gambe, prurito, ulcere cutanee, vene varicose. Tra le complicanze più frequenti associate all'insufficienza venosa ricordiamo: distrofie/ulcerazioni cutanee, ischemia, rischio di cellulite batterica, varicoflebite.
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